Copertina

Quella notte le falene non vollero volare

Autore:  Libero Iatonna

ISBN: 9791280315342

Prezzo: € 16,00

Questa storia è figlia dell’amore dell’autore per la musica e la letteratura sarda.
Ancora oggi l’autore si sorprende a emozionarsi a riascoltare la voce di Maria Carta o quella di Andrea Parodi. Pur non avendo mai imparato a ballare, sentendo il suono delle launeddas, le sue gambe iniziano a muoversi e le voci dei tenores di Bitti gli fanno venire la pelle d’oca.
Delle grandi penne figlie della Sardegna, da Grazia Deledda a Marcello non parla perché non si ritiene degno di farlo. Al più, se ne avesse la possibilità, almeno con Marcello Fois o con uno dei tanti scrittori contemporanei, un caffè lo berrebbe volentieri.
Aurelia era figlia di Eugenio Secci e di Immacolata Puddu, commercianti di stoffe. Giovanni era figlio di Efisio Sau e Maria Atzori, allevatori di pecore e possidenti. Nel 1931, quattordici anni lei e quindici lui, vengono costretti a un matrimonio riparatore, anche se da riparare non c’era niente. Nel giro di quattro anni, dal loro matrimonio nascono tre figli: Sebastiano, 1932, Domenico, 1934 e Bruna, 1935.
In modi e tempi diversi, Aurelia e i tre figli inaugurano la stagione della disobbedienza al padre padrone: Aurelia, sua moglie, rifiuta il ruolo di vedova bianca di un marito fuggito. Bruna si rifiuta di sposare il possidente che suo padre aveva scelto per lei. Domenico non vuole saperne di diventare prete e sceglie la carriera da insegnante. Sebastiano, causa il carattere violento di suo padre, non vuole avere contatti con lui

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